TORINO, 30 giugno - Gente che va, gente che viene: si accomodino i direttori sportivi, apre il calciomercato, la fiera dei sogni per ogni tifoso. Certo, non ha più la sacralità di un tempo, quando tutto si decideva in pochi giorni nelle sale dell'Hotel Gallia di Milano, ma anche se oramai se ne parla tutto l'anno la sessione estiva mantiene sempre il suo fascino. Si parte domani per chiudere i battenti alle 19 del 31 agosto, quando il campionato sarà già partito. Affari e bidoni, colpi ed estenuanti trattative, si concentreranno nella finestra dal 13 al 16 luglio organizzata quest'anno all'Ata Executive di Milano. Molte squadre ci arrivano con diversi colpi messi a segno, ma tutto lascia credere che anche quest'anno sarà un mercato tutt'altro che pirotecnico. «Soldi non ce ne sono - mette in guardia l'avvocato Pasqualin -grandi colpi in vista non li vedo e tutti hanno paura di fare la prima mossa ma qualcosa di importante si farà, magari a fine mercato, quando si spuntano prezzi migliori. Ormai il mito della squadra che deve partire per il ritiro con l'organico fatto non c'è più. Ma solo Moratti, Pozzo e Zamparini muovono il mercato».
I COLPI DI INTER E MILAN - Gli affari sulla bocca di tutti in questi giorni sono quelli di Mascherano all'Inter e Luis Fabiano al Milan. Pasqualin si dice ottimista sul primo, scettico sul secondo: «Mascherano all'Inter penso si farà - dice - sia perché Moratti gode di una certa disponibilità di risorse, sia per la conclamata necessità di fare cassa del Liverpool e perchè c'è Benitez garante dell'operazione». Quanto a Luis Fabiano «lui costa tanto e il fatto che ci sia un accordo tra la squadra e il giocatore credo che sia controproducente ai fini di una sua cessione. Penso che il Siviglia non lo mollerà facilmente. Peraltro il Milan ha difficoltà in uscita a liberarsi dei vari Huntelaar, Kaladze e Jankulovski».
JUVE ATTIVA - Chi si è mossa già molto è la Juventus, con i vari Pepe, Bonucci e Martinez già presi. Ora l'attenzione è concentrata su una punta di peso. La sorpresa? Per Pasqualin il Genoa con le operazioni fatte su Criscito e Palladino, l'acquisto di Toni e il ritorno di Meggiorini è la squadra la momento si è mossa meglio. E Oezil al centro delle mire di molte squadre?: «È un buon trequartista ma sopravvalutato. In Italia ce ne sono altri validi ma l'esasperazione tattica non li mette in condizione di esprimersi al meglio». La crisi e la tagliola del fair play economico sono per l'ex dg del Napoli Pierpaolo Marino le due cause che frenano le società dal fare grandi investimenti. «Il mercato funziona con un effetto domino: basta che si fa un affare che gli altri vengono dietro. Questo affare potrebbe essere Maicon al Real Madrid che consentirebbe a Moratti di investire su Mascherano».
LE IPOTESI DI MARINO - Luis Fabiano al Milan e Dzeko alla Juve: questi i colpi che secondo Marino potrebbero sbloccarsi al più presto. Dalla vetrina del Mondiale, inoltre, potrebbero arrivare il terzino algerino Belhadji, vicino alla Lazio, l'esterno di sinistra Fabio Coentrao, valutato 15 milioni, che potrebbe interessare all'Inter, e il centrale argentino Otamendi, anche lui nel mirino dell'Inter. Gli ultimi boatos di mercato dicono che la Roma è sempre più sulle piste dell'ex laziale Behrami, mentre l'offerta di Lotito per il centrocampista brasiliano Hernanes è stata ritenuta troppo bassa. Ma l'ultima voce arriva dall'Inghilterra: al Milan piace Joe Cole, pronto un triennale da 3,5 milioni di euro a stagione per il centrocampista inglese. Forse poco per far sognare i tifosi, ma abbastanza per accendere la giostra del mercato.
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venerdì 24 settembre 2010
giovedì 15 luglio 2010
Juventus - Partitella di Oggi 14-7-10, (Goals: Del Piero, Amauri x2, De ...
juventus calcio
poche parole
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Tripletta di Trezeguet
Buona prova della Juventus nella seconda amichevole della stagione, giocata a Rovereto contro l’Al-Nasr di Walter Zenga. Il primo tempo si chiude con un gol di Amauri servito da Del Piero, poi nella ripresa i bianconeri ne fanno quattro: tripletta di Trezeguet e gol di Pasquato.
Del Neri manda in campo Storari in porta, Grygera, Legrottaglie, Alcibiade e Grosso in difesa, a centrocampo esterni Lanzafame e Martinez, centrali Sissoko ed Ekdal, in attacco Del Piero e Amauri. Il capitano, che aveva saltato la prima amichevole per un leggero affaticamento, è uno dei più brillanti tra i bianconeri. Al suo attivo tre punizioni, una parata e le altre terminate sul fondo (14’, 15’ e 38’), un paio di conclusioni (25’ e 27’) e il corner che al 45’ propizia il vantaggio bianconero. Dal suo tiro dalla bandierina parte infatti il pallone che Amauri con un ottimo stacco di testa mette in rete per l’1-0 che chiude il primo tempo. Nella prima frazione di gioco, buona prova di Storari che si trova a dover neutralizzare un paio di iniziative dell’attaccante Al Sahlawy.
A inizio ripresa Del Neri cambia cinque giocatori: dentro Motta, De Ceglie, Marrone, Diego e Trezeguet. Al 2’ viene concesso un rigore per fallo su Diego, batte il brasiliano, parato. In bella evidenza Motta che all’8’ prova il tiro, respinto dal portiere, arriva Trezeguet che segna il 2-0. Questo è il primo dei tre gol segnati dal francese che centra il bersaglio anche al 34’, quando riceve palla da una bella intuizione di Diego, e al 37’ di testa su cross di De Ceglie. Non manca alla festa del gol anche Pasquato, che era già andato a segno nella prima amichevole: al 25’ mette in rete dopo che il portiere aveva respinto un tiro di Diego
JUVENTUS – AL NASR 5-0 (1-0)
GOL: 45’pt Amauri, 8’, 34’e 37’ st Trezeguet, 25’st Pasquato
JUVENTUS: Storari (38’st Costantino), Grygera (1’st Motta), Legrottaglie, Alcibiade (23’st Ferrero), Grosso (1’st De Ceglie); Lanzafame (22’st Pasquato), Sissoko (22’st Buchel), Ekdal (1’st Marrone), Martinez (3’st Grosso); Del Piero (1’st Diego), Amauri (1’st Trezeguet). All. Del Neri. A disposizione: Costantino, Motta, Trezeguet, Pasquato, Diego, De Ceglie, Buchel, Marrone, Ferrero.
Del Neri manda in campo Storari in porta, Grygera, Legrottaglie, Alcibiade e Grosso in difesa, a centrocampo esterni Lanzafame e Martinez, centrali Sissoko ed Ekdal, in attacco Del Piero e Amauri. Il capitano, che aveva saltato la prima amichevole per un leggero affaticamento, è uno dei più brillanti tra i bianconeri. Al suo attivo tre punizioni, una parata e le altre terminate sul fondo (14’, 15’ e 38’), un paio di conclusioni (25’ e 27’) e il corner che al 45’ propizia il vantaggio bianconero. Dal suo tiro dalla bandierina parte infatti il pallone che Amauri con un ottimo stacco di testa mette in rete per l’1-0 che chiude il primo tempo. Nella prima frazione di gioco, buona prova di Storari che si trova a dover neutralizzare un paio di iniziative dell’attaccante Al Sahlawy.
A inizio ripresa Del Neri cambia cinque giocatori: dentro Motta, De Ceglie, Marrone, Diego e Trezeguet. Al 2’ viene concesso un rigore per fallo su Diego, batte il brasiliano, parato. In bella evidenza Motta che all’8’ prova il tiro, respinto dal portiere, arriva Trezeguet che segna il 2-0. Questo è il primo dei tre gol segnati dal francese che centra il bersaglio anche al 34’, quando riceve palla da una bella intuizione di Diego, e al 37’ di testa su cross di De Ceglie. Non manca alla festa del gol anche Pasquato, che era già andato a segno nella prima amichevole: al 25’ mette in rete dopo che il portiere aveva respinto un tiro di Diego
JUVENTUS – AL NASR 5-0 (1-0)
GOL: 45’pt Amauri, 8’, 34’e 37’ st Trezeguet, 25’st Pasquato
JUVENTUS: Storari (38’st Costantino), Grygera (1’st Motta), Legrottaglie, Alcibiade (23’st Ferrero), Grosso (1’st De Ceglie); Lanzafame (22’st Pasquato), Sissoko (22’st Buchel), Ekdal (1’st Marrone), Martinez (3’st Grosso); Del Piero (1’st Diego), Amauri (1’st Trezeguet). All. Del Neri. A disposizione: Costantino, Motta, Trezeguet, Pasquato, Diego, De Ceglie, Buchel, Marrone, Ferrero.
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mercoledì 30 giugno 2010
Fascia sinistra Juve, Drenthe alternativa a Kolarov
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| Drenthe |
TORINO, 30 giugno - Soldi e tempo raffred dano la pista Alexandar Kola rov. Il Manchester City è pronto all’affondo. La Lazio spera anco ra in un’asta. Claudio Lotito non temporeggerà molto, a breve accetterà i 18 milioni cash mes si sul piatto dallo sceicco Man sour. Giuseppe Marotta e Fabio Paratici cinque colpi ( Pepe, Sto rari, Bonucci, Lanzafame e Martinez) li hanno messi a se gno. Un altro ( Motta) lo stanno definendo. Dunque, in questo momento non avrebbero né la disponibilità economica, né la voglia di partecipare a un’asta per Kolarov. Non è nella filosofia del dg e neppure in quella del presidente Andrea Agnelli. Ri sultato? Per accontentare Luigi Del Neri sulla corsia mancina seguiranno altre strade. Le idee non mancano.
RIECCO L’OLANDESE L’inte resse per Royston Drenthe non si è ancora spento. Anzi. L’arrivo a Madrid di José Mourinho non ha cambiato i piani: l’olandese verrà ceduto. I costi sono conte nuti: 7/ 8 milioni possono basta re per accontentare Florentino Perez. I primi discorsi tra Ju ventus e Real Madrid risalgono ai primi di giugno. Marotta e Pa ratici, all’epoca immersi in fac cende più pressanti, non si era no spinti oltre un semplice pour parler. Probabile che nei prossi mi giorni si riparta da lì. Oltre tutto i rapporti sono ottimi. Pa ratici, da buon giramondo del pallone, ha un gran feeling con Paco de Gracia, capo degli os servatori del Real. A Marotta è bastato l’affare Cassano per far si volere bene nella casa Blanca. Il massimo risultato sarebbe ot tenerlo in prestito.
TERZINO E ALA E Del Neri? Di certo non storcerebbe il naso. Drenthe non è Kolarov, ma ha 23 anni e una stoffa buona. Negli ultimi tre anni l’olandese ha fa ticato molto, il suo spazio nel Real Madrid è diminuito di sta gione in stagione. Con Manuel Pellegrini appena otto presenze nell’ultima Liga e tanti saluti al Mondiale. Pochissimi per uno che nel 2007 veniva descritto co me un potenziale nuovo Edgar Davids. E non era solo una que stione di treccine e nazionalità. Il tecnico juventino, da buon fa legname di provincia, è specia lizzato nella costruzione dei la terali di spinta. Gli è riuscito con Ziegler, nato esterno e tra sformato terzino, e con Drenthe sarebbe pronto a ripetersi. Il madridista, oltretutto, ha già giocato in quel ruolo. Non sareb be un problema chiedergli di scambiarsi la posizione con i va ri Pepe, Martinez e Lanzafame in corso d’opera. Da migliorare, casomai, sarebbe la fase difensi va. Ma il discorso varrebbe an che per Kolarov, ben più costoso e allettato da altri palcoscenici. Ma oltre a Drenthe ci sono anche le opzioni Aogo e Vargas
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Juve, Diego è presenza ingombrante per Del Neri
TORINO, 30 giugno - Si chiama Diego il problema più scottante del mercato bianconero: molto ruota infatti attorno alla sorte del brasiliano, costato 24,5 milioni e mai apparso all'altezza dell'investimento, al punto da convincere la Juventus a cederlo. Ma soprattutto, con l'arrivo di Gigi Del Neri, cultore del 4-4-2, per il fantasista gli spazi si riducono parecchio: per lui ci sarebbe posto o come seconda punta o come esterno, ruoli che non gli piacciono e nei quali non esprimerebbe sicuramente il meglio. La logica vorrebbe che cambiasse aria, per il bene di tutti, ma lui non è d'accordo: ha prima lanciato segnali di riscossa, affermando di voler restare per dimostrare tutto il proprio valore, e successivamente ha fatto sapere di accettare al massimo grandi club come Bayern o Manchester, che però non sembrano affatto interessati a lui. Potrebbe strizzargli l'occhio il Wolfsburg, che con il suo arrivo aprirebbe lo scenario della cessione di Dzeko, appetito anche dalla Juve, ma la destinazione non è gradita all'ex Werder.
IL PROBLEMA - Beppe Marotta farà i salti mortali per convincere il giocatore e il tempo non manca. Se non ci riuscisse, è pronta la strategia di riserva, l'adozione del 4-2-3-1, schema non prediletto dal nuovo tecnico juventino, ma nemmeno scartato a priori, soprattutto se si deve fare di necessità virtù. Quello relativo a Diego è un passaggio chiave per la campagna acquisti della Juventus, che continua a registrare arrivi importanti ma non ancora il nome altisonante. In misura minore, Marotta è anche ostaggio di Trezeguet, Camoranesi, Grosso, Poulsen, Amauri, Melo, Zebina: ingaggi alti e rendimenti bassi nell'ultima stagione. Oggi si dovrebbe concludere per Marco Motta, che arriverebbe in prestito con diritto di riscatto. Contestualmente la Juventus potrebbe mandare a Udine Giovinco, liberandosi di un'altra promessa (finora) mancata. Nessuna novità, infine, sul caso Krasic, se non una notizia che indirettamente è buona per i bianconeri: il City ha preso David Silva, stesso ruolo e quindi potrebbe rinunciare a dare la caccia al serbo. Oggi in sede c'era il procuratore di Motta, Giuseppe Bozzo, che lo è anche di Grosso: si profila una possibilità sempre più concreta che il terzino si accasi a Madrid, sponda Atletico, magari insieme a Tiago. Per Marotta, ogni cessione è un sospiro di sollievo in più.
IL PROBLEMA - Beppe Marotta farà i salti mortali per convincere il giocatore e il tempo non manca. Se non ci riuscisse, è pronta la strategia di riserva, l'adozione del 4-2-3-1, schema non prediletto dal nuovo tecnico juventino, ma nemmeno scartato a priori, soprattutto se si deve fare di necessità virtù. Quello relativo a Diego è un passaggio chiave per la campagna acquisti della Juventus, che continua a registrare arrivi importanti ma non ancora il nome altisonante. In misura minore, Marotta è anche ostaggio di Trezeguet, Camoranesi, Grosso, Poulsen, Amauri, Melo, Zebina: ingaggi alti e rendimenti bassi nell'ultima stagione. Oggi si dovrebbe concludere per Marco Motta, che arriverebbe in prestito con diritto di riscatto. Contestualmente la Juventus potrebbe mandare a Udine Giovinco, liberandosi di un'altra promessa (finora) mancata. Nessuna novità, infine, sul caso Krasic, se non una notizia che indirettamente è buona per i bianconeri: il City ha preso David Silva, stesso ruolo e quindi potrebbe rinunciare a dare la caccia al serbo. Oggi in sede c'era il procuratore di Motta, Giuseppe Bozzo, che lo è anche di Grosso: si profila una possibilità sempre più concreta che il terzino si accasi a Madrid, sponda Atletico, magari insieme a Tiago. Per Marotta, ogni cessione è un sospiro di sollievo in più.
Buffon: «Juve, a gennaio torno come nuovo»
Il numero uno bianconero: «Nesta mi ha spiegato il suo caso e ho deciso di farmi operare. Tranquilli, con Manninger e Storari la Juve resta in buone mani»
MILANO, 27 giugno - L’aereo azzurro si svuota a Roma quando non sono ancora le otto di mattina. L’enorme cabina del jumbo, che per tutta la notte ha trasportato tonnellate di delusione e amarezza, resta un salotto per pochi intimi e c’è spazio per riflessioni a freddo sulla disfatta azzurra e ragionamenti speranzosi sul futuro juventino. Gigi Buffon fa colazione con pane e marmellata, caffé, succo d’arancia e un filo di cinico realismo: «Per come siamo messi, c’è già da fare una festa se riusciamo a qualificarci per gli Europei e i prossimi Mondiali». Forse esagera, cavalcando l’onda negativa dell’Ellis Park, ma il girone per andare in Polonia e Ucraina, formato da Serbia, Irlanda del Nord, Slovenia, Estonia e Far Oer, oggi sembra meno abbordabile di quando fu sorteggiato e noi non avevamo ancora pareggiato con la Nuova Zelanda e perso con la Slovacchia.
MAI PIU’ COSI’ - Poi Buffon prova a essere costruttivo: «Un motivo di ottimismo è che peggio di così non potrà accadere e questo è già un buon punto di partenza. L’ottimismo dovrà arrivare dai giovani, dai quali ci aspettiamo segnali importanti di crescita, altrimenti potremo ugualmente raggiungere dei risultati discreti ma non ambire a competere con le maggiori nazionali europee e mondiali». Lui non ha intenzione di mollare e il suo lavoro, quello in porta e quello nello spogliatoio sarà fondamentale per Cesare Prandelli. Con il neo ct non ha ancora parlato, mentre ha già parlato con Luigi Del Neri, suo nuovo allenatore alla Juventus: «Mi sembra l’uomo giusto, vedremo». In tanto con lui ha chiarito la situazione “schiena”: «Domenica prossima (4 luglio, ndr) mi vedrò con Fabrizio Tencone, il nuovo medico bianconero, e il neurochirurgo Franco Benech e decideremo la strategia. Comunque mi opero, penso fra 15 giorni, dopo una vacanza con Alena e una con i bimbi. Penso che alla fine tornerò fra 4 mesi, insomma a gennaio sarò come nuovo. Poi, se dovesse risolversi tutto prima, meglio ancora, io faccio i conti per tornare all’inizio del 2011».
MILANO, 27 giugno - L’aereo azzurro si svuota a Roma quando non sono ancora le otto di mattina. L’enorme cabina del jumbo, che per tutta la notte ha trasportato tonnellate di delusione e amarezza, resta un salotto per pochi intimi e c’è spazio per riflessioni a freddo sulla disfatta azzurra e ragionamenti speranzosi sul futuro juventino. Gigi Buffon fa colazione con pane e marmellata, caffé, succo d’arancia e un filo di cinico realismo: «Per come siamo messi, c’è già da fare una festa se riusciamo a qualificarci per gli Europei e i prossimi Mondiali». Forse esagera, cavalcando l’onda negativa dell’Ellis Park, ma il girone per andare in Polonia e Ucraina, formato da Serbia, Irlanda del Nord, Slovenia, Estonia e Far Oer, oggi sembra meno abbordabile di quando fu sorteggiato e noi non avevamo ancora pareggiato con la Nuova Zelanda e perso con la Slovacchia.
MAI PIU’ COSI’ - Poi Buffon prova a essere costruttivo: «Un motivo di ottimismo è che peggio di così non potrà accadere e questo è già un buon punto di partenza. L’ottimismo dovrà arrivare dai giovani, dai quali ci aspettiamo segnali importanti di crescita, altrimenti potremo ugualmente raggiungere dei risultati discreti ma non ambire a competere con le maggiori nazionali europee e mondiali». Lui non ha intenzione di mollare e il suo lavoro, quello in porta e quello nello spogliatoio sarà fondamentale per Cesare Prandelli. Con il neo ct non ha ancora parlato, mentre ha già parlato con Luigi Del Neri, suo nuovo allenatore alla Juventus: «Mi sembra l’uomo giusto, vedremo». In tanto con lui ha chiarito la situazione “schiena”: «Domenica prossima (4 luglio, ndr) mi vedrò con Fabrizio Tencone, il nuovo medico bianconero, e il neurochirurgo Franco Benech e decideremo la strategia. Comunque mi opero, penso fra 15 giorni, dopo una vacanza con Alena e una con i bimbi. Penso che alla fine tornerò fra 4 mesi, insomma a gennaio sarò come nuovo. Poi, se dovesse risolversi tutto prima, meglio ancora, io faccio i conti per tornare all’inizio del 2011».
Chiellini: «Resto». Ma c’è il Manchester di Ferguson
I Red Devils lo vogliono. «Tranquilli, mi trovate in ritiro». Il difensore bianconero spiega: «La Juventus è un cantiere aperto, Bonucci però è forte. Il Real Madrid con Mourinho vince di sicuro. Prenderei Benzema»
TORINO, 28 giugno - Il Mondiale ora lo guarda. E senza tifare per nessuno: «Basta che non vinca il Brasile» , spiega Giorgio Chiellini. «Le parti te le ho viste tutte, d’altra parte c’era davvero poco da fare in ritiro. L’Argentina è forte, la Germania anche... Ma non ho una favorita» . Non è che l’argomento sudafricano lo esalti, troppi ricor di amari (e freschi) per esal tarsi a vedere quelli che so no riusciti ad andare avanti. Meglio pensare alla Juven tus e alla prossima stagione.
BENE, BRAVO - «La Juve ora è un cantiere aperto, an zi apertissimo difficile espri mere un giudizio e poi non spetterebbe neppure a me. Da difensore posso dire che Bonucci è davvero forte. Un regista difensivo con grande qualità: certo, è giovane e deve crescere, ma è uno buo no, non c’è dubbio. Meglio lui di Kjaer? Non sono parago nabili, Kjaer è più fisico è di verso. Sono diversi, ugual mente forti». Certo, in cop pia con lui, forse è meglio Bonucci. Ma lui, nel senso di Chiellini, l’anno prossimo sarà ancora alla Juventus?
STO QUI - «Tranquilli, non vado via», sorride Chiellini. Neppure a Manchester, da Sir Alex Ferguson che im pazzisce per lui? Scuote la testa: «Ma no, ma no... Il 18 mi rivedete in ritiro». E an zi, il difensore ha un piano ben preciso: «Se non c’è biso gno non penso che quelli che arrivano il 18 giocheranno il primo preliminare di Euro pa League (29 luglio/5 ago sto), ci sarà un lavoro atleti co progressivo, poi le prime partite. L’undici c’è la nazio nale e penso che il gruppo dei nazionali sarà pronto per il secondo preliminare. Ma vedremo quali sono i piani di Del Neri, io sono a diposizione. Della Juventus, ovviamente».
LA FAVOLA - Le voci circola te su di lui durante il Mon diale, insomma, non sem brano aver scalfito la sua fi ducia: è lusingato, ma con vinto di rimanere juventino. Eppure il Manchester non si è tirato indietro. Ferguson sta trattando Vidic con il City e se l’affare dovesse an dare in porto ha pronta un’offerta da favola per prendersi Chiellini: 20 mi lioni di sterline. A quel pun to la Juventus potrebbe va cillare, perché di fronte a certe cifre è difficile dire di no, anche se il difensore è uno degli indiziati a vestire la fascia di capitano nel fu turo. Nella Juventus e nella nazionale, per la quale l’ha “designato” Cannavaro: «Fabio mi vuole bene», sor ride Chiellini: «E mi ha dato una bella responsabilità».
TORINO, 28 giugno - Il Mondiale ora lo guarda. E senza tifare per nessuno: «Basta che non vinca il Brasile» , spiega Giorgio Chiellini. «Le parti te le ho viste tutte, d’altra parte c’era davvero poco da fare in ritiro. L’Argentina è forte, la Germania anche... Ma non ho una favorita» . Non è che l’argomento sudafricano lo esalti, troppi ricor di amari (e freschi) per esal tarsi a vedere quelli che so no riusciti ad andare avanti. Meglio pensare alla Juven tus e alla prossima stagione.
BENE, BRAVO - «La Juve ora è un cantiere aperto, an zi apertissimo difficile espri mere un giudizio e poi non spetterebbe neppure a me. Da difensore posso dire che Bonucci è davvero forte. Un regista difensivo con grande qualità: certo, è giovane e deve crescere, ma è uno buo no, non c’è dubbio. Meglio lui di Kjaer? Non sono parago nabili, Kjaer è più fisico è di verso. Sono diversi, ugual mente forti». Certo, in cop pia con lui, forse è meglio Bonucci. Ma lui, nel senso di Chiellini, l’anno prossimo sarà ancora alla Juventus?
STO QUI - «Tranquilli, non vado via», sorride Chiellini. Neppure a Manchester, da Sir Alex Ferguson che im pazzisce per lui? Scuote la testa: «Ma no, ma no... Il 18 mi rivedete in ritiro». E an zi, il difensore ha un piano ben preciso: «Se non c’è biso gno non penso che quelli che arrivano il 18 giocheranno il primo preliminare di Euro pa League (29 luglio/5 ago sto), ci sarà un lavoro atleti co progressivo, poi le prime partite. L’undici c’è la nazio nale e penso che il gruppo dei nazionali sarà pronto per il secondo preliminare. Ma vedremo quali sono i piani di Del Neri, io sono a diposizione. Della Juventus, ovviamente».
LA FAVOLA - Le voci circola te su di lui durante il Mon diale, insomma, non sem brano aver scalfito la sua fi ducia: è lusingato, ma con vinto di rimanere juventino. Eppure il Manchester non si è tirato indietro. Ferguson sta trattando Vidic con il City e se l’affare dovesse an dare in porto ha pronta un’offerta da favola per prendersi Chiellini: 20 mi lioni di sterline. A quel pun to la Juventus potrebbe va cillare, perché di fronte a certe cifre è difficile dire di no, anche se il difensore è uno degli indiziati a vestire la fascia di capitano nel fu turo. Nella Juventus e nella nazionale, per la quale l’ha “designato” Cannavaro: «Fabio mi vuole bene», sor ride Chiellini: «E mi ha dato una bella responsabilità».
Bonucci: «Voglio diventare grande con la Juventus»
TORINO, 28 giugno - Tra qualche giorno la firma, oggi le dichiarazioni d'intenti. Dopo le visite mediche sostenute in mattinata insieme all'uruguaiano Jorge Martinez, Leonardo Bonucci parla già da giocatore della Juventus e spiega: «Mi sento pronto per la grande avventura. L'Inter? Da oggi esiste solo la Juve. È solo un avversario da battere». Sulla nuova Juventus, una impressione beneaugurante: «Si respira nell'ambiente la voglia di iniziare bene la nuova stagione e di mettere una pietra sopra il passato, di gettare le basi per una Juve che torni a essere vincente». Bonucci, 23 anni e una stagione di prim'ordine al Bari, aveva mosso i primi passi nell'Inter, prima di iniziare a girare per l'Italia per maturare. Ammette che i suoi idoli erano, paradossalmente, attaccanti, come Baggio e Del Piero, ma da quando ha iniziato il 'mestierè di difensore, ha due modelli assoluti, nesta e Cannavaro, ovviamente quelli dei periodi d'oro. In comune con loro, ha una caratteristica che lui stesso sottolinea: «Mi piace impostare il gioco e non butto mai via la palla. L'ho fatto quest'anno a Bari per esplicita richiesta di ventura, ma anche per la mia tipologia, anche se so bene che qualche volta serve sparare la palla in tribuna».
L'ALTRO MERCATO - Il contratto del difensore non è ancora stato firmato, ma è questione di giorni: oggi in sede, era comunque presente l'avvocato Michele Briamonte, il consulente legale specializzato in materia. Contestualmente, nella palazzina di corso Galileo Ferraris, si è svolto un Cda straordinario programmato da tempo, con la finalità ufficiale di ratificare i costi di iscrizione al campionato. È comunque probabile che durante la riunione, alla quale era presente anche l'azionista della Lafico, Khaled Zentuti, siano stati discussi diversi temi cruciali di questa fase della stagione, come un investimento importante per una punta (Dzeko o Pazzini), e che sia stato fatto il punto su alcuni affari già avviati e da concludere. Principalmente Motta e Krasic, sul conto del quale il dg Marotta ha lasciato aperta la porta della trattativa. L'occhio dei dirigenti però è rivolto anche ad affari in uscita che, oltre a Tiago, Grosso, Trezeguet e Camoranesi, potrebbero riguardare pure Giorgio Chiellini. Pur essendo probabile la sua conferma, per il difensore resta in piedi l'ipotesi Inghilterra, visto l'interesse manifestato dal Manchester United. In questo caso, troverebbe conferma l'interesse per il romanista Mexes e per il messicano Marquez del Barcellona.«Siamo ancora un cantiere aperto, ma vogliamo tornare a essere competitivi», riassume Marotta. La giornata juventina si completa con le visite mediche sostenute in mattinata da Jorge Martinez.
L'ALTRO MERCATO - Il contratto del difensore non è ancora stato firmato, ma è questione di giorni: oggi in sede, era comunque presente l'avvocato Michele Briamonte, il consulente legale specializzato in materia. Contestualmente, nella palazzina di corso Galileo Ferraris, si è svolto un Cda straordinario programmato da tempo, con la finalità ufficiale di ratificare i costi di iscrizione al campionato. È comunque probabile che durante la riunione, alla quale era presente anche l'azionista della Lafico, Khaled Zentuti, siano stati discussi diversi temi cruciali di questa fase della stagione, come un investimento importante per una punta (Dzeko o Pazzini), e che sia stato fatto il punto su alcuni affari già avviati e da concludere. Principalmente Motta e Krasic, sul conto del quale il dg Marotta ha lasciato aperta la porta della trattativa. L'occhio dei dirigenti però è rivolto anche ad affari in uscita che, oltre a Tiago, Grosso, Trezeguet e Camoranesi, potrebbero riguardare pure Giorgio Chiellini. Pur essendo probabile la sua conferma, per il difensore resta in piedi l'ipotesi Inghilterra, visto l'interesse manifestato dal Manchester United. In questo caso, troverebbe conferma l'interesse per il romanista Mexes e per il messicano Marquez del Barcellona.«Siamo ancora un cantiere aperto, ma vogliamo tornare a essere competitivi», riassume Marotta. La giornata juventina si completa con le visite mediche sostenute in mattinata da Jorge Martinez.
Krasic : è braccio di ferro col City
29 giugno 2010 - In attesa di un colpo di mercato, atteso dai tifosi bianconeri, la Juventus ufficializzerà gli acquisti di Bonucci e Martinez giovedì, il giorno prima della presentazione della nuova maglia per la prossima stagione. Beppe Marotta è sempre al lavoro, la Juve è in attesa di segnali positivi da Mosca. Krasic ha espresso la sua volontà di trasferirsi a Torino ma il Cska sta valutando l’offerta del Manchester City e non ha intenzione di fare sconti ai bianconeri; il braccio di ferro potrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni. Intanto alla Juventus interessa Marco Motta, Marotta sta trattando il prestito con l’Udinese. Incassato il secco “no” di Garrone per Pazzini, la società bianconera sta sondando il terreno per Dzeko, anche se la domanda del Wolfsburg per ora non è compatibile con l’offerta della Juventus (c’è una differenza di poco meno di 10 milioni di euro).
Calciomercato Juventus: Pazzini e Marotta furono tanto vicini ma...
La Juventus vuole Mesut Ozil
Prima di lanciarsi sulla rivelazione del Mondiale, il DS Marotta deve prima piazzare il brasiliano Diego
TORINO - Diego è pronto per fare le valigie e lasciare Torino. Dopo un’annata disastrosa alla corte di Ferrara prima e Zaccheroni poi, il brasiliano naturalizzato italiano, costato al club bianconero 25 milioni di euro non rientra nei piani di Del Neri. Il neo tecnico non è disposto a modificare il suo 4-4-2 per far posto al trequartista. Diego è un costo non indifferente per la Juve, visto il suo ingaggio faraonico di 4 milioni di euro l’anno, e rischia di diventarlo ancor di più se non si riesce a piazzare sul mercato ad una cifra tale da non creare una passività molto elevata. Impresa titanica per il DS Marotta che sta lavorando su diversi fronti per sistemare il giocatore.
MESUT OZIL - L’interessamento della Juventus per il fantasista tedesco Mesut Ozil, ad oggi la più bella rivelazione dei mondiali in Sudafrica, è molto forte. Il giocatore attualmente in forza al Werder Brema ha un contratto in scadenza giugno 2011 e un cartellino stimato intorno ai 15 milioni di euro. Marotta sta proponendo uno scambio Diego-Ozil che potrebbe interessare il Werder, dove il brasiliano ha lasciato ricordi positivi. L’insperato miracolo per il bilancio bianconero è a un passo, bisogna solo cercare di anticipare le mosse dell’Inter che segue Ozil da un paio d’anni e quelle del Barcellona, la squadra preferita dal fantasista turco-tedesco.
WOLFSBURG - Altra possibile destinazione per l’italo brasiliano della Juventus potrebbe essere sempre in Germania ma al Wolfsburg, come contropartita per l’attaccante bosniaco Dzeko che la dirigenza del club tedesco non pare intenzionata a cedere. Il bomber domani potrebbe non presentarsi al primo allenamento del club da cui, prima di firmare il rinnovo contrattuale al 2013, aveva avuto assicurazione di poter andare via in qualunque momento in caso di offerte da club prestigiosi. Il momento è arrivato, con Juve e Manchester City in pole position, ma il promesso via libera no. La Juve ha in Diego una possibile arma di scambio per il Wolfsburg, dato che il giocatore in Bundesliga ha sempre reso alla grande. Unico neo è l’ingaggio del bianconero, troppo oneroso per il club tedesco.
DRENTHE - A volte le trattative che sembrano morte e sepolte per sempre riprendono vita in un attimo. E così il terzino sinistro del Real Madrid, Royston Drenthe, torna nelle mire della dirigenza torinese. Che il Real voglia privarsi del difensore è cosa nota, il giocatore non gode della stima del neo tecnico Mourinho. La richiesta del club spagnolo per privarsi del cartellino di Drenthe per Marotta è troppo alta. 8 milioni di euro sono troppi per la società di Agnelli che, sfruttando i buoni rapporti del suo Direttore Sportivo, punta ad ottenerlo in prestito con diritto di riscatto.
juventus - prima Motta poi Ozil
CALCIOMERCATO JUVENTUS: Domani alle 19 parte la stagione della nuova Juve, raduno in un hotel del centro di Torino, nella lista dei 26 convocati qualcuno dal destino in bianconero incerto, mancheranno i nazionali, ma la vera Juve destinata a giocarsi la prossima stagione probabilmente la conosceremo soltanto a fine agosto alla chiusura del mercato estivo. Domani sarà anche il giorno decisivo per Marco Motta, la dirigenza bianconera porterà a termine il vertice con quella dell'Udinese per definire l'affare, Marotta chiede il giocatore in prestito, il terzino viene valutato tra i 4 e i 5 milioni di euro, difficilmente il club dei Pozzo accontenterà Marotta, alla fine, nonostante l'intromissione nelle ultime ore dell'Atletico Madrid, l'operazione si chiuderà o con prestito oneroso con diritto di riscatto o con la comproprietà, nell'affare Motta potrebbe anche rientrare Giovinco. Nessuna svolta al momento sul fronte Dzeko, domani il Wofsburg svolgerà il primo allenamento della nuova stagione, ma il centravanti bosniaco sembra intenzionato a non presentarsi all'appuntamento, la Juve sembra disporre di contropartite che interessano alla dirigenza del club tedesco, Diego e Sissoko su tutti, ma il tormentone sembra destinato a durare ancora parecchio. Tutti pazzi per Mesut Ozil, lo strepitoso mondiale del giocatore del Werder Brema lo vede al centro degli interessi di parecchi club, anche di quello della dirigenza bianconera che vorrebbe il 21 enne gioiellino del Werder prossimo a svincolarsi a parametro zero, l'idea sarebbe quella di rispedire al mittente Diego, difficile che l'affare venga preso in considerazione dagli attenti dirigenti del club tedesco.
venerdì 19 marzo 2010
mi sono vergognato ..non di voi squadra ma di me che ci credevo
Juventus, crollo in Europa League. Il Fulham vince 4-1, bianconeri eliminati
Londra - (Adnkronos) - Incredibile risultato a Londra: gli undici di Zaccheroni, che all'andata all'Olimpico avevano vinto per 3-1, vanno in vantaggio con Trezeguet dopo appena 2 minuti. Ma gli inglesi rimontano pareggiando poco dopo, e finendo il primo tempo in vantaggio per 3-1. Poi all'83esimo arriva la rete della qualificazione ai quarti di finale
giovedì 18 marzo 2010
Europa League, ora la Juventus è la grande favorita
TORINO, 18 marzo - Bookmaker cauti sull'esito di Fulham-Juventus, ritorno degli ottavi di finale di Europa League. Nonostante i bianconeri siano i favoriti per il successo finale nella competizione (si giocano a 6,00, subito prima del Liverpool, bancato a 8,00, contro il 60 assegnato al trionfo dei londinesi) le quote sul match di Londra vedono il Fulham in vantaggio nell'«1X2». Il segno «1» viaggia a 2,10, per il pari qualificazione della Juventus si sale a 3,40 e a 3,10 per il segno «2». La Juve non può permettersi distrazioni e per una qualificazione più agevole sarà fondamentale non prendere reti, o perlomeno metterne a segno almeno una: per Snai è molto più facile la seconda ipotesi, con la Juve a segno offerta a 1,25 e il Fulham a secco di marcature che paga 3,30. Trova quindi credito in lavagna la possibilità che entrambe le formazioni vadano in rete, il Goal si gioca a 1,70, il No Goal sale a 1,90. Nella tabella del risultato esatto, l'esito più basso è l'1-1, offerto a sei volte la scommessa. Se il compito della Juve è delicato in quota, l'altra grande favorita per il successo finale ha vita facile in lavagna: il Liverpool parte dal ko per 1-0 rimediato a Lille, ma nel match di ritorno le quote sono in Red. Il segno «1» vale 1,45, giocato con handicap di una rete sul Liverpool (vittoria con due reti di scarto e quindi qualificazione diretta) sale a 2,20.
Juvetus news channel
Inizia oggi un tentativo di legare tutti noi fratelli e sorelle Juventini in un unico sito dove cercheremo, con l'aiuto di tutti, e sottolineo, TUTTI) di avere notizie e video sulla nostra amata squadra.L'intento dell'amministratore del sito, nella persona del sig. Vic Aglione, è quello di riunire non solo tutte le notizie italiane ed estere riguardanti la squadra, i giocatori, e i rumori di mercato, ma anche (ed è qui che chiedo la vostra partecipazione attiva) tutto il materiale audio, video e fotografico che ci invierete.
Non chiediamo la professionalità, chiediamo il cuore, il cuore juventino.
Le voci di qualsiasi altra squadra saranno considerate sospiri fastidiosi pertanto, se ad esempio un "indossatore di scudetti altrui" pensasse di trovare in questo sito un luogo democratico di espressione, sappia che per poter esprimere una voce diversa dalla NOSTRA dovrà rivolgersi agli organi a questo preposti, peraltro gia'esistenti in Italia ,ove potra' richiedere il modulo necessario .Per facilitare la ricerca a tali organi "poco" pubblicizzati abbiamo pensato di lasciarVi i link in calce a questa presentazione.
bene è il18 marzo 2010,sono le 12:30.
Iniziamo da oggi...FORZA JUVE....
"popolo della libertà" oppure è invitato a seguire il link qui proposto
dove siamo certi troverete chi di libertà se ne intende.
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