TORINO, 30 giugno - Si chiama Diego il problema più scottante del mercato bianconero: molto ruota infatti attorno alla sorte del brasiliano, costato 24,5 milioni e mai apparso all'altezza dell'investimento, al punto da convincere la Juventus a cederlo. Ma soprattutto, con l'arrivo di Gigi Del Neri, cultore del 4-4-2, per il fantasista gli spazi si riducono parecchio: per lui ci sarebbe posto o come seconda punta o come esterno, ruoli che non gli piacciono e nei quali non esprimerebbe sicuramente il meglio. La logica vorrebbe che cambiasse aria, per il bene di tutti, ma lui non è d'accordo: ha prima lanciato segnali di riscossa, affermando di voler restare per dimostrare tutto il proprio valore, e successivamente ha fatto sapere di accettare al massimo grandi club come Bayern o Manchester, che però non sembrano affatto interessati a lui. Potrebbe strizzargli l'occhio il Wolfsburg, che con il suo arrivo aprirebbe lo scenario della cessione di Dzeko, appetito anche dalla Juve, ma la destinazione non è gradita all'ex Werder.
IL PROBLEMA - Beppe Marotta farà i salti mortali per convincere il giocatore e il tempo non manca. Se non ci riuscisse, è pronta la strategia di riserva, l'adozione del 4-2-3-1, schema non prediletto dal nuovo tecnico juventino, ma nemmeno scartato a priori, soprattutto se si deve fare di necessità virtù. Quello relativo a Diego è un passaggio chiave per la campagna acquisti della Juventus, che continua a registrare arrivi importanti ma non ancora il nome altisonante. In misura minore, Marotta è anche ostaggio di Trezeguet, Camoranesi, Grosso, Poulsen, Amauri, Melo, Zebina: ingaggi alti e rendimenti bassi nell'ultima stagione. Oggi si dovrebbe concludere per Marco Motta, che arriverebbe in prestito con diritto di riscatto. Contestualmente la Juventus potrebbe mandare a Udine Giovinco, liberandosi di un'altra promessa (finora) mancata. Nessuna novità, infine, sul caso Krasic, se non una notizia che indirettamente è buona per i bianconeri: il City ha preso David Silva, stesso ruolo e quindi potrebbe rinunciare a dare la caccia al serbo. Oggi in sede c'era il procuratore di Motta, Giuseppe Bozzo, che lo è anche di Grosso: si profila una possibilità sempre più concreta che il terzino si accasi a Madrid, sponda Atletico, magari insieme a Tiago. Per Marotta, ogni cessione è un sospiro di sollievo in più.

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